Da Leopoldo Traversi nel 1893 a Ludovico Marcello Nesbit e Raimondo Franchetti nel periodo 1928-29, a Tullio Pastori che esplorò la Dancalia durante tutto il ‘900, fino all’Università di Pisa che condusse esplorazioni annuali dal 1967 al 1974, la Dancalia fu percepita come una terra ai confini della realtà, da esplorare per comprendere quanto di straordinario quest’area del pianeta può esprimere. I nostri viaggi sono realizzati, con il prezioso supporto della guida Luca Lupi, maggior esperto multidisciplinare della Dancalia, con il desiderio di trasmettervi la stessa passione che tutti i ricercatori hanno dedicato allo studio di questa terra.

Scrive Franco Barberi (docente di Vulcanologia e Geotermia):
“Poche zone della terra riuniscono una così straordinaria quantità di motivi di interesse come la Dancalia (Afar). Una regione per molto tempo inaccessibile e quindi misteriosa”.

PROGRAMMA
Durata: 10giorni – 9 notti
1º GIORNO • SABATO
ADDIS ABEBA – CITY TOUR

Arrivo ad Addis Abeba previsto alle h. 07.05 con l`ethiopian Air ET 713 e trasferimento in hotel. La giornata è dedicata alla visita della città. Addis Abeba “Nuovo fiore” è la tipica capitale africana, variopinta, caotica e chiassosa, riflette i contrasti tra la modernizzazione in atto e la tradizione, mostra i segni di un’antica bellezza in cui si può ancora scorgere l’atmosfera dell’Abissinia italiana, ma segnata dalle cicatrici di un’immane povertà. Visiteremo il Museo Nazionale che conserva importanti reperti sabei e i resti fossili di Australopithecus Afarensis fra cui la celebre Lucy, un ominide vissuto nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa. Proseguiremo con la visita al Museo Etnografico, che ospita una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte e le stanze con gli arredi dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè. Rientro in hotel cene e pernottamento.
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2° GIORNO • DOMENICA
ADDIS ABEBA – KOMBOLCHA

La mattina si lascia la capitale in direzione nord seguendo il percorso che dallo Shoa conduce alla regione dei Wollo. La strada – in parte asfaltata – taglia ambienti di inimmaginabile freschezza in un saliscendi che scopre improvvisi squarci di verde intenso tra boschetti di eucalipti e piccoli villaggi di campagna: un passaggio tra genti che si muovono a piedi avvolti in quei loro tipici cotoni bianchi che ne fanno delle figure quasi bibliche. Dopo un primo tratto di saliscendi la strada giunge a Debre Birhan, dove diventa ripida e lascia aperture su vasti panorami di campi, pascoli e villaggi. Si inerpica sino ai 3100 metri di quota del passo Terma bèr: superata la “Galleria Mussolini”, costruita dagli italiani nel 1937-38, si raggiungono la piana di Robit ed il villaggio di Sembete, dove ogni domenica il suo mercato vede l’affluire di nomadi Afar che scambiano i loro prodotti tipici con le popolazioni di montagna, gli Amhara e gli Oromo. È interessante il confronto tra i costumi di queste popolazioni: alcuni degli uomini dell’altopiano indossano sopra i pantaloni il “waya”, una sorta di abito che viene spalmato di grasso per renderlo impermeabile, mentre le donne portano tuniche dalle maniche lunghe. Tra gli Afar c’è chi indossa un gonnellino di cotone bianco e un drappo di cotone che lasciano cadere sulla spalla; ancora oggi capita di incontrare donne da sposare che vanno a seno nudo, mentre quelle sposate lo coprono con un velo nero trasparente. Arrivo a Kombolcha, situata a 2100 metri di altitudine. Sistemazione in hotel.
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3° GIORNO • LUNEDÌ
COMBOLCHA – MERCATO DI BATI – ASAYTA

Partenza in direzione est della Dancalia, visitando lungo il percorso il grande mercato di Bati, luogo di incontro delle genti Wollo, Afar e Oromo che qui scambiano verdure, spezie, sale e burro: un’esplosione di colori e odori. Proseguimento per Asayta, l’antica capitale del sultanato afar di Aussa, punto di partenza delle esplorazioni nella Dancalia con la Piana del Sale, una delle più profonde depressioni terrestri che rivela, nei suoi inconsueti aspetti geologici, la storia della tumultuosa attività vulcanica e dei movimenti tellurici che forgiarono queste terre milioni di anni fa. Sistemazione in una struttura assai modesta, dove saranno messe a disposizione piccole camere singole o doppie o, in alternativa, piacevoli terrazze sulle quali sono posti i letti, tutti coperti da grandi zanzariere.
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4° GIORNO • MARTEDÌ
ASAYTA – ERTA ALE

Visita della vecchia moschea e del mercato di Asayta, dove si radunano moltissimi nomadi che qui giungono per vendere sale, tessuti multicolori, ceste e stuoie per rivestire le capanne: è il primo vero incontro con i popoli della Dancalia. Partenza lungo una pista che porta nel cuore della Dancalia. In questo territorio, considerato fra i più ostili alla vita, un popolo ha comunque saputo trovare i mezzi per sopravvivere. La Dancalia è infatti la terra degli Afar, anche chiamati Dancali o Danakili, genti di pelle nera ma con i lineamenti affilati degli arabi, allevatori di cammelli o dediti ad una povera pastorizia, nomadi in perenne movimento, mercanti di sale. Fieri, orgogliosi, gelosi della propria indipendenza, vivono in accampamenti familiari formati da poche capanne, che smontano e rimontano durante le loro peregrinazioni trasportandone il telaio e le stuoie a dorso di cammello. I tatuaggi e le scarnificazioni stanno ad indicare il clan e la tribù di appartenenza. Rari sono i villaggi stanziali. Proseguimento lungo una pista che si snoda tra sabbia e lava, attraversando alcuni villaggi Afar in direzione del vulcano Erta Ale – il “Monte che fuma” -, ultimo di una catena di vulcani nella parte centrale della depressione dancala. Posta su una dorsale parallela al Mar Rosso, tutta la zona è interessata da fenomeni di vulcanesimo. Nel pomeriggio, quando il sole comincia a calare, cominceremo la salita fino alla sommità della caldera. Il campo verrà attrezzato per la notte sulla cima del vulcano con stuoie, materassini e sacco a pelo. Al buio, solo illuminati dai vivissimi bagliori del vulcano, raggiungiamo il bordo della caldera: lo spettacolo della lava in continuo movimento e del magma che sembra affiorare dalle viscere della terra è straordinario e rappresenta uno dei momenti salienti del viaggio.
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5° GIORNO • MERCOLEDÌ
ERTA ALE – AHMED ELA

Se possibile faremo un’ultima esplorazione dell’area prima di iniziare la discesa verso il campo base. Dopo la colazione partenza per la Piana del Sale. La pista, una volta lasciata l’immensa distesa di lava, passa per una pianura alluvionale dove spicca una catena di vulcani, che nella stagione delle piogge si allaga lasciando spazio a pascoli verdi. Proseguimento per il villaggio di Vaideddu e la Piana del Sale che, quasi all’estremità nord della depressione dancala, si estende fino al confine dell’Eritrea. Qui le carovane di dromedari e muli arrivano ogni giorno dall’altopiano etiopico per tornare la sera con il loro carico di sale. Sistemazione nelle capanne afar, semplici strutture in legno e paglia all’interno delle quali sono posti dei letti.
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6° GIORNO • GIOVEDÌ
AHMED ELA – DALLOL – PIANA DEL SALE- AHMED ELA

Al mattino presto, attraversando quello che una volta era il fondo di un mare ed ora è una pianura infinita di sale, partiamo per Dallol. La “Collina degli spiriti” è alta una cinquantina di metri: qui la terra ribolle, i geyser sono in attività, le formazioni di cristalli hanno geometrie bizzarre. Sorgenti sulfuree, coni di sale, camini di fate creano un paesaggio quanto mai suggestivo. Ferite di fuoco emettono pietre roventi, volute di fumo e vapori, ribollii sotterranei generano cascate saline multicolori, disegnano intarsi e ricami di ferro e di zolfo. Percorrendo a piedi un sentiero si raggiunge una distesa di colori sorprendenti: rosso, verde, giallo, alternati senza logica apparente. Ritorno ad Ahmed Ela e nel pomeriggio esplorazione della zona della cava del sale, dove gli ultimi cavatori estraevano blocchi rettangolari sino a raggiungere lo strato più profondo dal quale, aiutandosi con bastoni usati come leva, sollevano i blocchi di sale e li riducono di dimensioni tali da poter essere trasportati sui dromedari. Proseguimento per il piccolo monte di sali di magnesio chiamato Assa Ale, il “Monte rosso”, un’isola formata da alcuni spuntoni di solfato di magnesio che si ergono nel lago Assale, a 116 metri sotto il livello del mare, rientro ad Ahamed Ela.
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7° GIORNO • VENERDÌ
AHMED ELA – LAGO AFDERA

Partenza per il lago Afrera, situato a 112 metri sotto il livello del mare nel cuore della depressione dancala. Giungere in Dancalia è come approdare su un altro pianeta: cambiano le prospettive, le dimensioni dello spazio e del tempo. Il fascino di questa terra piatta e spoglia, arsa e senza ombra, solcata da miriadi di crepe aperte dal calore del sole, caratterizzata da straordinarie concrezioni saline che si colorano talvolta di mille striature, sta proprio qui, nella sua rigorosa simmetria, nella sua uniformità e desolazione. Sistemazione al campo nei pressi del lago salato Afrera, un tempo conosciuto come lago Giulietti.
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8° GIORNO • SABATO
LAGO AFDERA – ALLALOBAD – SEMERA

La mattina possibilità di un breve percorso a piedi nei dintorni del lago Afrera, tra le grandi saline, e si parte per Allalobad, le sorgenti termali si trovano a 15 km a sud-sud-est della città di Logia. I numerosi fenomeni che accadono qui, ogni minuto cambiano il loro spettacolo geologico, i geyser attivi che eruttato acqua calda e vapore ad un’altezza di circa 1 m e occasionalmente anche più in alto un vero teatro geologico. Nel tardo pomeriggio si torna verso Semera per il pernottamento. Cena pernottamento in Hotel a Sermera.
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9° GIORNO • DOMENICA
SEMERA – PARCO N. AWASH

Dopo la prima colazione, partenza in direzione del Parco Nazionale Awash. Il Parco prende il nome dall’omonimo fiume che attraversa il territorio. Il Parco Nazionale Awash è dominato dal cratere del Monte Fantale, attualmente spento. Nel pomeriggio effettueremo un game drive alla scoperta degli animali che abitano il parco: orici, kudu, babbuini ed alcuni predatori tra cui leoni, leopardi e iene.
Sistemazione in Lodge, cena e pernottamento.
Pensione completa.


10° GIORNO • LUNEDÌ
PARCO N. AWASH – ADDIS ADDIS VOLO – RIENTRO IN ITALIA

Dopo la prima colazione partenza verso la capitale, trasferimento in aeroporto ed imbarco sul volo diretto per Roma, all’arrivo tempo disponibile per le ultime compere (shopping), sistemazione in hotel dove avremo a disposizione una camera in day use (una camera per ogni 4 partecipanti).
Dopo la cena tipica con musica e danze locali trasferimento in aeroporto, imbarco e partenza per l’Italia con il volo delle Ethiopian airlines delle ore 00.10.
Mezza pensione.

DATE

Dal 19-01-2024 al 30-01-2024
Dal 09-02-2024 al 20-02-2024
Dal 01-03-2024 al 12-03-2024


La quota comprende

  • Voli A/R da Roma – Addis Abeba
  • Assicurazione base
  • Pernottamenti in tenda o in hotel indicati sul programma
  • I pasti full board compresa con l’acqua minerale in bottiglia
  • Trattamento di pensione completa per tutto il viaggio tranne la cena dell`ultimo giorno
  • Jeep private 4×4 modello post 2018 con l’aria condizionata, autista e carburante per ogni veicolo 3 pax
  • Trasferimenti con per/dall’aeroporto
  • Tutti gli ingressi a monumenti, musei, aree archeologiche e parchi in programma
  • Presenza di guida locale parlante Italianio durante tutto il viaggio
  • Scout, militari e guide locali
  • Tutto il materiale per campeggio
  • Cuoco per i pernottamenti in tenda
  • Tenda a igloo
  • Land cruiser Toyota per la logistica e materiali da campeggio
  • Tasse governative
  • Pernottamenti in tenda o in hotel indicati sul programma

La quota non comprende

  • Le bevande alcoliche ai pasti
  • Tutti gli extra a carattere personale
  • Eventuali mance
  • Tutto quello non riportato alla voce “La quota comprende”
  • Assicurazione aggiuntiva
  • Tassa di ingresso per il visto 50 USD

Alberghi

ADDIS ABEBA: NEXUS INT. HOTEL O SIM.
KOMBOLCHA`: YOGOFE HOTEL O SIM.
ASSAITA: BASHA AMARE HOTEL 0 SIM.
SEMERA: ROFTANA HOTEL 0 SIM.
AFDERA: ALL’ APERTO
ERTALE: ALL’ APERTO
AHMEDELA: IN TENDA
AWASH N. PARK: DOHO LODGE O SIM.
ADDIS ABEBA DAY USE: NEXUS INT. HOTEL O SIM.